Presentazione
Data
dal 1 Marzo 2014 al 31 Agosto 2030
Descrizione del progetto
L’Istituto Comprensivo “C. Guidi” aderisce a “CIAK…Un processo simulato per evitare un vero processo”, progetto ideato e organizzato dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro e promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, in sinergia con altre Istituzioni ed Enti pubblici e privati. Il progetto mira a prevenire ed analizzare numerose problematiche giovanili, in particolar modo il bullismo e cyberbullismo, con la consapevolezza della necessità di un ruolo attivo nella promozione della tutela della persona Minore, anche rispetto a comportamenti devianti. .
Da un punto di vista operativo, la progettualità prevede tre fasi:
La prima fase riguarda la formazione dei docenti.
La seconda fase ,data ancora da stabilire con i responsabili del progetto, punta ad un lavoro di approfondimento e riflessione, fatto in classe, con professionisti esperti della materia minorile, sulle tematiche esistenziali che ruotano intorno a quella situazione che si è portata all’attenzione del Tribunale stesso, una volta che si sia consumato un reato. Il copione scelto, vuole porre, quale elemento principale di riflessione, ancor più del reato stesso, proprio l’esperienza di vita dei minori protagonisti, avendo come obiettivo quello di favorire un aumento di consapevolezza di tutti i partecipanti.
Nella terza fase i ragazzi sono invitati a partecipare, in veste di attori, ad un processo simulato che si svolge in una vera aula di tribunale, come fosse una rappresentazione teatrale, alla presenza di tutor, veri giudici e avvocati. Questo per avvicinare i ragazzi allo svolgimento di un vero e proprio processo, utilizzando la propensione del processo a trasformarsi in un gioco in cui i giovani giocatori, divertendosi con la recitazione, imparano ad apprezzare le regole della
democrazia e della giustizia (il rispetto reciproco, il contraddittorio, la coltivazione del dubbio) vestono i panni autorevoli dei responsabili della giustizia, e toccano con mano che cosa significa commettere un reato e quali conseguenze ne possano derivare.
Il progetto vede impegnati vari soggetti: il minore, la famiglia, l’ambiente scolastico, il territorio, sotto la spinta motivazionale e giuridica delle Autorità Giudiziarie.
Collegato al progetto è il “Concorso a premi di Ciak” che prevede l’elaborazione di un prodotto multimediale ideato e realizzato dagli studenti che hanno aderito al progetto di simulazione sulle tematiche trattate e sull’esperienza vissuta relativamente al percorso di Educazione alla Legalità.
Obiettivi
1. L’educazione alle emozioni e la loro espressione;
2. Un’analisi delle relazioni interpersonali;
3. Una riflessione sui sentimenti di amicizia e di rispetto reciproco tra pari.
4. Il significato della tolleranza nei confronti della diversità, quale elemento di perturbazione sia all’interno che all’esterno di se stessi.
Partecipanti
Alunni e famiglie
In collaborazione con
Progetto ideato e organizzato dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro e promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale